Tecnica

Per lo spettatore che assiste una partita di rugby è abbastanza intuitivo comprendere gli obiettivi delle due squadre. E’ un gioco dove il contatto fisico è fondamentale, così come il pallone avanza solo se qualcuno lo porta avanti materialmente, contrariamente smette di avanzare e, di essere una minaccia, solo quando qualcuno riesce a fermare l’avanzamento dell’ovale.

Però, quasiasi regola del rugby nasce per un preciso intento tecnico-tattico che in gergo è chiamata “punto d’incontro“. In questo si identifica e riassume lo spirito di questo gioco.

Due eserciti che lottano sul campo
La squadra in possesso della palla farà di tutto per continuare ad avanzare, passando indietro il pallone ad altri compagni posizionati meglio per continuare ad andare avanti. La squadra che non ha il pallone farà di tutto per conquistarla o, almeno, proverà a rallentare l’avanzata.

Lo schieramento in campo vede di fronte due eserciti di uomini costantemente schierati. Due milizie a difesa del proprio territorio e con la chiara intenzione di invadere il campo altrui, con una linea immaginaria che passa per il pallone che diventa la linea del fronte. Ecco perchè la palla non può essere passata in avanti ad un compagno. Perchè significherebbe superare le linee, quindi entrare nel territorio nemico. Solo calciando si può lanciare il pallone in avanti, ma questo significa rinunciare al possesso. A volte può essere determinante.

A prescindere dalla situazione in campo c’è sempre un rapporto di collaborazione e di opposizione tra i giocatori di ciascuna squadra. Tali relazioni si trasformano in soluzioni tattiche che cambiano nel corso di una partita con la tecnica di gioco più efficace.