Regole del Rugby

Quando iniziai a giocare a rugby non conoscevo nulla di questo gioco, mi avvicinai per caso per merito di un mio compagno di scuola, Giorgini. Grazie a lui conobbi questo sport. La prima volta che mi presentai all’allenamento il mio amico Giorgini mi disse:

le regole te le spiegheremo man mano, tu non preoccuparti, pensa solo a passare la palla indietro e di bloccare l’avversario col pallone, il resto lo capirai giocando.

In gioco rugby faremo come il caro Giorgini, inizieremo a descrivere i fondamentali del gioco: punteggio, campo da gioco, reparti. Per addentrarci sempre più nel vivo del gioco fino a spiegarvi ogni singola regola di questo gioco minuziosamente coordinato. Avere la presunzione di spiegare il rugby in tutta la sua complessità è impossibile, bisogna semplificarlo senza snaturarlo, descrivendo anche gli errori. Ma soprattutto bisogna privilegiare la sua disciplina sportiva.

L’obiettivo del rugby lo conosciamo tutti, è riuscire a segnare la meta. Per raggiungere il nostro scopo abbiamo bisogno della cooperazione di ogni componente della nostra squadra, non solo, una meta è valida solo se tengo la palla in mano e, per giunta di forma ovale, devo riuscire a portarla avanti, però, se voglio passarla ad un compagno posso solo all’indietro. Una grande incoerenza rispetto a tutti gli altri sport, ma una regola, la più facile da comprendere, una banalissima norma che innesca una lunga serie di ragionamenti e strategie per riuscire a raggiungere il nostro scopo, realizzare la meta.

Il regolamento del rugby non è difficile, ci sono solo parecchie norme da rispettare. Semplici accorgimenti che dobbiamo imparare per non commettere delle irregolarità durante la partita. Per esempio capire come bisogna fare un placcaggio, cosa è il tenuto e come non finire in fuori gioco.

Speriamo che le spiegazione delle regole di questo gioco siano abbastanza chiare per riuscire a comprenderle e farvi appassionare a questo sport fantastico.