Gioco di situazione e contatto

Gioco di situazione e contattoIl giornalismo sportivo più colto o raffinato ama definire il rugby come un gioco di situazione e di contatto, dove i protagonisti in campo contraddistinguono questo sport da tutti gli altri per la loro forza, coraggio e lealtà.

Spiegare il regolamento del rugby non è facile, paradossalmente è molto più semplice illustrare la tecnica, partendo da questo punto diventa automatico comprendere le regole fondamentali del gioco del rugby che sostanzialmente è imperniato su due aspetti fondamentali che bilanciano e individuano il comportamento dei giocatori nel rettangolo di gioco:

  1.  Rapporto di cooperazione tra i giocatori.
  2. Rapporto d’opposizione tra i giocatori.

Fin qui niente di strano, qualsiasi sport di squadra cerca di raggiungere la vittoria attraverso il gioco comune nel rispetto delle regole e, possibilmente, sfruttando soluzioni tattiche che esaltano le doti dei singoli.

Scegliere come affrontare l’avversario cercando di individuare il punto debole o provando a ridimensionare il punto di forza. Sempre opponendo il proprio valore.
Capite quindi l’importanza di riuscire a sfruttare il gioco di situazione nel rugby.

Tutti sanno che la meta è lo scopo principale di qualsiasi squadra di rugby. Quando un giocatore entra nell’are di meta avversaria tenendo con una o entrambe le mani il pallone e tocca il campo equivale ad una meta segnata. Viene considerata meta anche quando la palla ovale è sul terreno dell’area di meta e su di esso si esercita una pressione con una mano, con il braccio o con una qualsiasi parte del corpo purché sia dalla cintola e il collo.
Anche chi non ha mai giocato a rugby conosce il placcaggio, ossia quando si cerca di fermare il portatore di palla mandandolo al suolo.
Il passaggio in avanti verso il campo avversario è un’irregolarità che viene fischiata dall’arbitro. Può capitare che quando un giocatore perde la palla che va in avanti, oppure quando un giocatore tocca il pallone con il braccio o con la mano e questo va in avanti, toccando o meno il terreno o un altro giocatore prima che il giocatore possa riprenderlo.

Il fuori gioco è quando un giocatore di trova davanti ad un compagno portatore del pallone o che per ultimo ha giocato l’ovale.

Il rispetto di tutte queste regole elementari determina i diritti e i doveri dei giocatori. In questo senso i rugbisti si contraddistinguono dai colleghi di altri sport. Rispettando sempre la decisione dell’arbitro.

Tra le regole fondamentali del rugby il giocatore in possesso di palla deve avanzare per raggiungere la meta. Può passare indietro la palla ad un suo compagni oppure può calciarla avanti.
I difensori si spingono in avanti per bloccare l’avanzamento del portatore di palla con l’intento di recuperare l’ovale per poi contrattaccare.
Attraverso il contatto nascono delle nuove situazioni (gioco di situazione e contatto), difendere per poi attaccare è il moto perpetuo del rugby.