Falli del Rugby

Falli del Rugby

Una cravatta è un placcaggio pericoloso punito con un calcio di punizione

L’arbitro fischia un calcio di punizione diretto in caso di un’azione considerata molto grave come: l’anti gioco e fuori gioco. La squadra che ottiene la concessione può eseguire un calcio piazzato o un calcio in rimessa laterale con diritto al lancio o gioco alla mano.

Il calcio di punizione indiretto è una sanzione applicata in casi di infrazioni non gravi. Le opposizioni a disposizione della squadra che beneficia del calcio di punizione indiretto non prevedono la possibilità di calcio piazzato, del drop e del calcio diretto in rimessa laterale.
Il calcio piazzato è una delle scelte che la squadra che ha subito il fallo ha la possibilità di eseguire. In questo caso il pallone da rugby viene posto sul punto e, con gli avversari schierati a 10 metri di distanza completamente immobili, viene calciata verso la porta. Se l’ovale supera in altezza la traversa all’interno dei due pali, si conquistano 3 punti.
Per agevolare il calcio piazzato è concesso l’uso del tee, uno speciale supporto che serve per appoggiare la palla prima del calcio.

Il fallo professionale è un intervento falloso che impedisce alla squadra avversaria di proseguire il gioco. Questo fallo viene punito con un calcio di punizione diretto e il relativo cartellino giallo a carico del giocatore che ha commesso la scorrettezza.

Il fuori gioco è la posizione irregolare del giocatore che si trova davanti alla linea dei piedi  dell’ultimo suo compagno partecipante a una maul o ruck. Da regolamento viene sanzionato con un calcio di punizione solo se, da quella posizione, il giocatore interviene nel gioco o limita il diritto di scelta dell’avversario.

La meta tecnica o di penalità viene concessa, a discrezione dell’arbitro di rugby, quando alla squadra in attacco viene impedito di realizzare una meta con un intervento falloso. La meta tecnica vale 5 punti e assegnata al centro della linea di meta.

La mischia viene assegnata per infrazioni non punibili con calcio di punizione.

Il placcaggio pericoloso è un intervento punito con un calcio di punizione e, a discrezione dell’arbitro, con l’espulsione temporanea o definitiva per il giocatore che ha commesso il fallo. Per esempio la cravatta (placcaggio al collo) è considerato un placcaggio pericoloso sanzionato con un calcio di punizione diretto.

Il fallo di tenuto viene commesso dal giocatore in possesso della palla che, placato, non libera il pallone per metterlo a disposizione.
La trasformazione o conversione è il calcio piazzato o di rimbalzo che la squadra che ha realizzato la meta ha diritto di calciare da un punto qualsiasi della linea immaginaria perpendicolare alla linea di meta passante per il punto in cui è stata realizzata la meta. La trasformazione vale 2 punti.

La regola del vantaggio permette all’arbitro di far continuare il gioco anche in presenza di un fallo. Terminata l’azione l’arbitro comunica verbalmente la fine del vantaggio. Nell’eventualità che la squadra che ha subito il fallo non abbia, a giudizio dell’arbitro acquisito nessun vantaggio, sarà l’arbitro a interrompere il gioco e a farlo riprendere dal punto in cui ha rilevato l’infrazione.