Rugby Sevens

Il Rugby a sette giocatori è una disciplina in grande crescita.

Il Rugby Sevens, a sette giocatori, nasce nel 1883 a Melrose in Scozia, l’idea è indotta da una necessita. Vista la mancanza di giocatori, i club sono costretti a prendere dei drastici provvedimenti per fare in modo di disputare un campionato di rugby regolare.
Inizia così l’esperimento del rugby seven che prevede delle piccole differenziazioni nel regolamento nel: numero dei partecipanti, durata della partita, computo del punteggio e dei falli di antigioco.

La caratteristica principale è lo spettacolo, la continuità dell’azione e le continue accelerazioni negli spazi. Mischia e rimessa laterale si giocano a ranghi ridotti.

I maestri del rugby seven sono senza ombra di dubbio i figiani.
Il torneo di rugby sevens più importante al mondo si disputa a Hong Kong, dal 1993 esiste anche la coppa del Mondo e dal 1998 questa specialità è stata inserita nei Giochi del Commonwealth.
Nel 1999 l’IRB ha organizzato il World Series, un programma annuale di tornei che si gioca fra dicembre e maggio.

Regole fondamentali del rugby seven
Numero partecipanti: ogni squadra non può avere più di sette giocatori nell’area di gioco. La gestione delle riserve prevede che non si possono avere più di cinque rimpiazzi e i cambi posso sostituire o rimpiazzare più di tre giocatori.
Durata della partita: 14′ minuti più il tempo di recupero e i tempi supplementari. Una partita è suddivisa in due tempi da 7′ minuti di gioco.
Una finale di rugby seven non può durare più di 20′ più il tempo di recupero e supplementari.
Computo del punteggio: la squadra che ha realizzato la meta ha la possibilità di scegliere se effettuare il calcio di trasformazione. In questo caso il calcio deve essere fatto in drop. Il giocatore deve calciare entro 40” secondi dal momento in cui è stata segnata la meta. durante il calcio di trasformazione, tutta la squadra avversaria, deve portarsi vicino alla sua linea dei 10 metri.
Antigioco: l’espulsione temporanea è di 2′ minuti.